Artista poliedrica, nei primi anni della sua carriera si approccia alle Avanguardie del primo Novecento, orientandosi verso una ricerca stilistica personale basata su un rigore geometrico. Partendo da una realtà naturale e passando attraverso una sintesi geometrica, approda ad una dimensione spazio-temporale indefinita.
Contemporaneamente si dedica alla pittura figurativa basata sullo studio delle tecniche pittoriche del passato attraverso il linguaggio del disegno e della decorazione, applicato anche al restauro di affreschi e di pitture murali. La potenza espressiva ed evocativa di un’immagine viene trasmessa attraverso il filtro di una storia millenaria che mostra e consegna un’opera non più integra e armoniosa, bensì trasformata e modernizzata.
Senza il nostro passato e le nostre origini non saremmo nulla, non avremmo un’identità precisa ma soprattutto non esisterebbe il nostro presente; le sue opere ricordano ciò che siamo stati e ciò che saremo per sempre.
– Alisia Viola
Opera in mostra
“Venere Acefala”
Acrilico su tela
70 x 100 cm
2008
La potenza espressiva ed evocativa dell’immagine penetra anche attraverso il filtro di una storia millenaria che ci consegna un’opera non più integra, ma trasformata.
La sua nuova forma, lacerata e ferita nelle sue parti mancanti, non ha perso di bellezza e di armonia, al contrario, la sua carica emotiva è intatta, quasi rafforzata e sublima ciò che fu e ciò che resta oggi di essa.