Cultrice del ritratto quale espressione pittorica della vita nella sua concretezza e fatticità, Anna Rita Barbieri propone un figurativo all’altezza dei tempi, memore di una vitale tradizione artistica che risale agli albori dell’arte occidentale e raggiunse il suo vertice in epoca rinascimentale, ma al contempo proiettata verso l’esigenza presente e futura di trasfigurare con gli strumenti del simbolo, della bellezza e della meraviglia gli attimi più intimi e quotidiani dell’uomo. La sua “nuda vita”, insomma, che pure è in costante e fecondo dialogo con le forze della storia, della cultura, dell’esperienza sociale e comunitaria.
Le numerose mostre – personali e collettive – cui l’artista partecipa fra il 2015 e il 2020 testimoniano un percorso di intensa crescita personale, insieme umana e artistica, che l’artista bolognese lascia emergere nel segno pittorico vivace, energico e dinamico che contraddistingue la sua poetica. La sapiente costruzione del rapporto fra volti, spazi e figure viene cesellata grazie all’immersione negli stati d’animo suggeriti da improvvisi e stupefacenti guizzi e lampi cromatici. A emergere è quel mondo interiore che tende alla libertà assoluta e che in questa strenua e lancinante aspirazione esige un’arte che lo rifletta: non arbitrariamente, bensì con il rigore della tradizione artistica che Kandinskij interpretava come “principio della necessità interiore”.
– Luca Siniscalco
Opera in mostra
“Redemption”
80 x 80 cm
2019
Il volto femminile elegante e raffinato, che richiama nelle sue forme armoniche la grande arte classica e rinascimentale, assurge a icona laica della Bellezza.
L’opera evoca così la redenzione dagli orrori del mondo – il brutto estetico è infatti omogeno al male morale.
A sconfiggerlo è la forza centripeta dell’arte che conduce l’astante alla Meraviglia.