Giorgia Coniglio, pittrice e scultrice comasca, è un’artista giovanissima di grande talento. L’incontro con la bottega d’artista del suo territorio, indirizza il suo percorso verso la creazione di opere d’arte.
L’artista fruisce di svariate tecniche singolari, rendendo estremamente contemporaneo il cosiddetto mondo della pitto – scultura; attraverso un attento studio delle forme, le quali emanano una forte tensione psicologica e fisica, conferisce un’identità ben precisa a tutte le realtà che la circondano. La sua è una comunicazione senza limiti, spaziando dall’uso di sostanze liquide, fino alla fruizione delle più svariate sostanze materiche, quali il gesso, la plastica, la carta, la resina e le paste polimeriche.
Le sue opere sono caratterizzate da un personale codice stilistico – espressivo.
Trasmettono in modo istintivo, diretto ed efficace il messaggio artistico ed emozionale, che nasce da una ferrea idea creativa, collocata tra la fusione di un concetto di carattere sociale e una forte impressione figurativa.
Il verosimile attraversa la trama della tela. Le sue creazioni si trovano al confine tra realtà e fantasia; il suo è un palcoscenico percorso da sequenze di carattere sociale che coinvolgono l’intera umanità, creando una scena unica e omogenea. Coniglio costruisce nuovi scenari in cui abitare, situazioni che vorrebbe cambiare, realtà sconosciute da scoprire.
– Alisia Viola
Opere in mostra
“Raffaello punto fisso nel tempo”
Olio e Acrilico su tela
60 x 40 cm
2020
L’opera è un omaggio al più grande pittore di tutti i tempi. È una sorta di Scuola di Atene contemporanea, dove sono presenti svariati personaggi estrapolati dalle sue opere, personaggi che stanno sbiadendo col passare del tempo, al contrario di Raffaello, del quale sono state evidenziate le forme e i colori prevalendo sulle altre figure, ricordandoci la sua grandezza e la sua presenza costante nelle nostre vite.
“Intreccio di Raffaello”
Acrilico e Applicazioni polimateriche
20 x 80 cm
2020
L’opera ripercorre l’esistenza del Sommo pittore attraverso dei ciondoli che illustrano i veri e propri intrecci di Raffello, ovvero tutte quelle personalità e luoghi che hanno influito sul suo percorso artistico e personale. È una treccia lineare che parte dalla sua città natale, per approdare a Firenze e infine giungere a Roma, la città che ha reso eterno l’artista urbinate. Sullo sfondo sono applicati fogli di carta, posti causalmente, che ricordano il suo Atelier, punto fermo durante tutto l’arco della sua vita.