Evento speciale del Festival 2020

Davide Foschi – Enzo Cosi

Cosi vede Foschi

Installazione iniziatica Metateista tra scultura e pittura

Cosi vede Foschi

Quando due spiriti affini si incontrano nell’Arte, emanano una potenza che trascende la materia e si irradia nello spazio circostante, destando un vivido senso di meraviglia. Sperimentata più volte con successo, l’installazione Cosi vede Foschi mette in dialogo due protagonisti assoluti dell’arte italiana del XXI secolo, uniti da una fratellanza spirituale e da una profonda comunanza di intenti: Enzo Cosi, sublime interprete della scultura contemporanea, e Davide Foschi, geniale fondatore del Metateismo e del Nuovo Rinascimento, pittore per vocazione e per illustre retaggio generazionale.

L’emblematico titolo gioca sul cognome dello scultore: basta un accento e diventa “Così vede Foschi”, a sottolineare il legame umano e artistico tra i due protagonisti. Pittura e scultura in dialogo, per una conversazione ricca di spunti filosofici e metafisici, che apre a una nuova dimensione e stimola la riflessione introspettiva. Un gioco di vuoti e pieni, scorci e affacci sull’esistere, a cui l’osservatore è chiamato a partecipare attivamente. Un richiamo iniziatico nel quale riecheggia quello di Virgilio a un timoroso Dante prima di intraprendere il viaggio della Commedia: «Ma tu perché ritorni a tanta noia? / perché non sali il dilettoso monte / ch’è principio e cagion di tutta gioia?» (Inf., Canto I, vv. 76-78).

Interagendo con lo spazio e la luce, le opere danno vita a un percorso che invita lo spettatore a vincere ogni remora e diventare un co-creatore, che interiorizza e rielabora i messaggi visivi. A loro volta, Cosi e Foschi concepiscono le loro creazioni in un iperuranio immaginifico, quello del Metateismo, corrente alla quale entrambi aderiscono: come recita il suo Manifesto, l’intento è quello di «cantare la divina essenza dell’Uomo, illuminandone la coscienza con l’intuizione». I due artisti sono guardiani della soglia, come i mitologici psicopompi che traghettavano le anime nel regno ultraterreno. Allo stesso modo, Cosi e Foschi conducono il visitatore in una dimensione che si rinnova ogni volta nel segno dello stupore: le opere esposte sono sempre diverse ad ogni mostra e garantiscono l’effetto sorpresa; in più, l’installazione interagisce con l’ambiente circostante: ogni location permette di sperimentare prospettive inedite e connessioni dialogiche con l’architettura e l’arredo delle sale. Un motivo in più per apprezzare questa splendida sinergia di talenti visionari.

– Angela Patrono

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