Il rapporto tra un artista e la sua opera è spesso paragonabile alla biblica lotta tra Giacobbe e l’angelo: un duello a mani nude con una forza superiore incontrollabile e selvaggia, da integrare e interiorizzare, non senza un intimo travaglio, per poi ricevere in ricompensa una “benedizione”, ossia un ampliamento delle facoltà percettive.
Mauro Masetti vive la creazione artistica in maniera carnale, viscerale, ascoltando le pulsazioni di un universo interiore in continuo fermento. Il risultato è una pittura che scava nei meandri del subconscio, riportando intatta l’essenza del Vero. I materiali di recupero usati dall’artista narrano di una bellezza mai scontata, da trovare anche nei piccoli frammenti di vita quotidiana che giungono alla consapevolezza come conchiglie trasportate dalla risacca. Il pittore, infatti, ha iniziato il proprio iter creativo proprio raccogliendo materiali portati come un dono dalle onde del mare nella costa ravennate. Ed è proprio dall’umiltà di semplici oggetti, coordinati con autentica maestria artigianale, che proviene la grandezza di Masetti, consapevole che il Bello universale è dato dall’armonia delle singole parti.
È il pensiero creativo ad assemblare ogni elemento e a dare significato ai significanti. Nelle tele di iuta di Masetti il senso si mimetizza tra pieghe e grumi di colore, fa capolino tra cromie ardenti e strizza l’occhio per poi sfuggire inafferrabile; ma all’artista non sfugge la sua scia invisibile e intangibile, che rimane impressa nell’anima come un’Idea platonica.
A tal proposito, non si può negare il confronto con un’opera lontana nel tempo, ma affine per portata concettuale. Nell’incessante dialogo di filosofi, scienziati e pensatori, la Scuola di Atene di Raffaello è un inno alla ricerca intellettuale come chiave della conoscenza, ponendo il Logos come fondamento della creazione. Allo stesso modo Masetti pone al centro della sua riflessione il rapporto tra mente e immagine che si risolve in opere come Contemplatore e Rovello: pitture vibranti di vita come oracoli senza risposta, che interrogano e si lasciano interrogare scrutando il volto dell’osservatore, slacci del pensiero in cui la tensione si risolve in fenomeni di pura energia creativa.
– Angela Patrono
Opere in mostra
“Contemplatore”
Intonachino, gesso, colla vinilica su tela di iuta, pittura acrilica
57 x 44,5 cm
Osservato e osservatore si con-fondono in quest’opera dai risvolti sorprendenti, in un gioco di cromie accese e pastosità materiche.
Come in un’istantanea del subconscio, Masetti incornicia l’ispirazione artistica che giunge da non-luoghi inenarrabili e soprassiede a ogni pensiero.
“Rovello”
Ritagli di cartoncino applicato su tela, pittura acrilica
63 x 48 cm
Dominata da un rosso declinato in toni energici, scandita da linearismi ritmici che vibrano su frequenze di alti e bassi, l’opera esprime la pulsione martellante e incessante dell’artista, ossessionato dalla smania del dipingere, che trova risoluzione solo nell’atto creativo.